MEDITAZIONE PER GUARIRE LE FERITE EMOZIONALI DELL’INFANZIA: L’UMILIAZIONE

La Ferita Emozionale da Umiliazione

Quando si riattiva la ferita da UMILIAZIONE , indossi la maschera del masochista.

Questa ti fa dimenticare i tuoi bisogni così da pensare soltanto a quelli altrui e diventare una brava persona, generosa, sempre pronta a rendersi utile, anche al di là dei tuoi stessi limiti.

Fai in modo di caricarti sulle spalle responsabilità e impegni di gente che pare avere difficoltà nel rispettare ciò che deve fare, e questo ancor prima che te lo chiedano. Fai del tuo meglio per renderti utile, sempre per non sentirti umiliato, sminuito. Così facendo fai in modo di non essere libero, cosa che sarebbe così importante per te. Ogni volta che il tuo agire à motivato dalla paura di provare vergogna di te stesso o dalla paura di sentirti umiliato, è segno che indossi la maschera del masochista.

Il masochista si convince che tutto ciò che fa per gli altri gli fa enormemente piacere  e che, facendolo, ascolta veramente i propri bisogni. E’ bravissimo a dire e a pensare che va tutto bene, e a trovare scusa per situazioni o persone che l’hanno umiliato.

Chi soffre di umiliazione alimenta la propria ferita ogni volta che si sminuisce, che si paragona agli altri sminuendosi  e che si accusa per essere troppo grasso, non buono, senza volontà, un approfittatore e così via. Si umilia indossando abiti che non gli stanno bene, e sporcandoli. Fa soffrire il corpo dandogli troppo cibo da digerire e da assimilare. Si fa soffrire assumendosi responsabilità altrui, il che lo priva della sua libertà e del tempo da decidere a se stesso.

UMILIAZIONE

Il fisico del masochista ferita da umiliazione

RISVEGLIO DELLA FERITA: tra il primo e il terzo anno, con il genitore che si è occupato dello sviluppo fisico. Di solito è la madre. Mancanza di libertà. Sentirsi umiliato dal controllo di questo genitore.

MASCHERA: masochista.

CORPO: grasso, tondo, non tanto alto, collo drosso e rigonfio,tensioni al collo, alla gola, alle mascelle e alla pelvi. Viso rotondo, aperto.

Occhi: grandi, rotondi, spalancati e innocenti, come quelli di un bambino.

VOCABOLARIO: “essere degno, indegno, -ino, -one”.

CARATTERE: spesso si vergogna di sé e degli altri o ha paura che gli altri si vergognino di lui. Non gli piace andare in fretta. Conosce le proprie necessità ma non le ascolta. Si fa carico di troppe cose. Mantiene il controllo su tutto per evitare la vergogna.

Si crede un sudicione, senza cuore, un porcello o comunque infimo rispetto agli altri. Empatico. fa del suo meglio per non essere libero, in quanto “essere libero” significa “illimitato”. Se è senza limiti, ha paura di straripare.

Gioca a fare la mamma. Ipersensibile. Punisce se stesso, credendo di punire l’altro. Vuol essere degno.

Prova un senso di disgusto. Prova vergogna sul piano sessuale, ma è sensuale, e non ascolta i propri bisogni sessuali. Compensa e si gratifica con il cibo.

MASSIMA PAURA: la libertà

ALIMENTAZIONE: gli piacciono gli alimenti grassi, il cioccolato. E’ bulimico, oppure mangia tante piccole porzioni. Prova vergogna nel comparsi o nel mangiare dolciumi.

POSSIBILI MALATTIE: disturbi alla schiena, alle spalle, alla gola, angina, laringite, problemi respiratori, problemi alle gambe, ai piedi, varici, storte, fratture, disturbi al fegato, alla tiroide, pruriti cutanei, ipoglicemia, diabete, disturbi cardiaci.

Osservazioni che servono a mettere in evidenza le differenze comportamentali legate alla maschera.

Il masochista finge spesso con la voce di provare dei sentimenti,per dimostrare interesse quando non lo prova;

Il masochista ama molto ballare, e ne approfitta per esprimere la propria sensualità. Balla per il piacere di ballare; ciò che ne emana è un “guardate come posso essere sensuale”;

Il masochista sceglie una macchina piccola, dove si sente allo stretto.Puoi applicare questa caratteristica ad altre categorie di acquisti, oltre che al tuo modo di vestirti;

Il masochista si siede a gambe larghe. Dal momento che perlopiù sceglie una sedia o una poltrona non adatta a lui, sembra sia scomodo;

La ferita da UMILIAZIONE è in via di guarigione quando ti concedi il tempo di verificare le tue necessità prima di dire di sì agli altri. Ti fai carico di molte meno cose, ti senti più libero. Smetti di creare dei limiti per te stesso. Sei anche capace di fare domande senza sentirti uno che disturba, se non addirittura un rompiscatole.

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MEDITAZIONE PER LA GUARIGIONE  DELLA FERITA DA UMILIAZIONE

Sedetevi comodamente su una sedia, la testa deve rimanere eretta, la schiena dritta così da permettere all’energia di risalire lungo la colonna vertebrale. La respirazione dovrebbe essere lenta e regolare.

1 – Scegliete un luogo che userete solo per la meditazione, può essere una stanza, ma anche solo un angolo. Aiutarsi con delle immagini che rappresentino la pace e la tranquillità o anche solo un simbolo potrebbe darvi una maggiore ispirazione. Per stare più comodi potete usare un cuscino o un tappetino dove sedervi.

2 – Scegliete un momento preciso della giornata per eseguire questa guarigione emozionale. I più efficaci sono l’alba e il tramonto, quando l’atmosfera è particolarmente carica di energia spirituale e ascetica.

3 – Rilassatevi e cercate di lasciarvi andare accogliendo quello che arriva, mentre create lo stato di espansione il tempo non esiste e passato il presente ed il futuro svaniscono. Cercate di focalizzarvi il più possibile sulle sensazioni di benessere del corpo che si rilassa. Osservate l’attività della vostra mente, ma senza lasciarvi coinvolgere. Alla fine essa raggiungerà la concentrazione migliore per voi.

4 – Osservate ora il respiro. Iniziate con pochi minuti di respirazione profonda per fornire al cervello un ricco apporto di ossigeno, quindi rallentate mantenendo il ritmo. La respirazione consapevole regola il flusso di prana all’interno del corpo.

5 – Con la meditazione prendete consapevolezza della vostra coscienza e del mondo fisico. Chiudete gli occhi e focalizzate la vostra attenzione dentro di voi: aiutatevi scegliendo un punto interno di concentrazione. Può essere tra le sopracciglia, per coloro di indole essenzialmente intellettuale, oppure il centro del cuore, per coloro di natura emotiva. Una volta scelto il punto, usate sempre lo stesso.

6 – Poi focalizzate l’intenzione dentro la testa tra i due emisferi cerebrali, all’interno della ghiandola pineale. Anche se sarà impossibile svuotare la mente, ciò vi permetterà di concentrarvi sul punto preciso del vostro corpo dove è contenuto il DNA da riprogrammare.

7 – Mettete una musica rilassante in sottofondo per aiutarvi a purificare la mente. Dopo un po’ il suono si fonde con il pensiero, annullando ogni percezione del mondo esterno. Adesso potete formulare la richiesta precisa per la guarigione. va fatta ad alta voce rivolta all’Universo e alle vostre cellule:

ENERGIA UNIVERSALE, CELLULE DEL MIO CORPO, IO DESIDERO RICORDARE QUANDO MI SONO SENTITO UMILIATO PER LA PRIMA VOLTA, E ADESSO CHE NE SONO CONSAPEVOLE DESIDERO GUARIRE ME STESSO CON AMORE E GRATITUDINE.

IO SO COME AMARE ME STESSO SENZA FARMI DEL MALE, SO COME ESSERE RISPETTATO DAGLI ALTRI, MI SENTO SICURO DI ME STESSO, SO STARE BENE E SO COME VIVERE DEGNO DEL RISPETTO DEGLI ALTRI.

DA OGGI VOGLIO PRENDERMI CURA DEL MIO CORPO, MANGIANDO IL GIUSTO E SVOLGENDO ATTIVITÀ’ CHE MI GRATIFICANO.

GRAZIE E COSI’ SIA!

Queste parole se ripetute come un mantra fanno evolvere l’anima, la mente e il corpo, con il linguaggio intuitivo e il pensiero puro che crea uno stato di guarigione dalle ferite del passato e il risveglio della ghiandola pineale.

8 – Quando con la pratica costante della meditazione raggiungerete per la prima volta lo stato di accoglienza incondizionata di ogni vissuto, sparirà la sensazione di dualità: la divisione tra quello che sapete di essere a livello razionale (età, forma, colore, stato sociale) e quello che siete a livello spirituale (esseri di Luce) poiché raggiungerete un espansione della coscienza, la cosiddetta coerenza tra mente e cuore.

9 – Con l’espansione della vostra coscienza, vi sentirete in uno stato di beatitudine trascendentale, di pace in cui il soggetto e l’oggetto della conoscenza e la conoscenza stessa si fondono. E’ l’esperienza super-cosciente chiamata “Nirvana”, vissuta dai mistici e dai santi di tutte le religioni. Sarà in questo stato di illuminazione che la vostra vita diventerà un opera d’arte in cui voi siete gli artefici.

Cambiando lo stile di vita praticando meditazione e alimentazione naturale, a poco a poco svilupperete la vostra volontà, e consapevolezza di “Chi siete” e di come potete riprogrammare le cellule e di conseguenza il corpo fisico.

Ricorda che puoi ripetere questa meditazione tutte le volte che vorrai e se si hai difficoltà a concentrarti, allora puoi registrare la meditazione con la tua voce, per permetterti di guidarti.

Felice Guarigione dalle ferite emozionali!

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