I 28 POSTULATI DELLA MAGIA SECONDO ALEISTER CROWLEY

1) Ogni atto d’intento è un atto magico;

2) Ogni atto riuscito si è conformato al postulato;

3) Ogni insuccesso prova che uno o più requisiti del postulato non sono stati osservati;

4) Il primo requisito per causare un qualunque cambiamento è la completa comprensione qualitativa e quantitativa delle condizioni;

5) Il secondo requisito per causare qualunque cambiamento è la capacità pratica di mettere in moto nel modo esatto le forze necessarie;

6) Ogni uomo è una stella;

7) Ogni uomo ha una rotta, che dipende in parte dall’individuo, in parte dall’ambiente che gli è naturale e necessario. Chiunque sia costretto a deviare dalla propria rotta, sia perché non comprende se stesso, sia a causa di un’opposizione esterna, entra in conflitto con l’ordine universale, e di conseguenza ne soffre;

8) Un uomo la cui volontà conscia è in contrasto con la sua volontà vera, spreca la propria forza. Non si può sperare di influenzare in modo efficare il suo ambiente;

9) Un uomo, il quale fa la sua vera volontà ha dalla sua l’inerzia dell’universo che lo assiste;

10) La Natura è un fenomeno continuo, anche se non sempre sappiamo in che modo le cose sono connesse tra loro;

11) La scienza ci permette di approfittare della continuità della Natura mediante l’applicazione empirica di certi princìpi la cui interazione comporta differenti ordini di idee, connessi l’uno con l’altro in un modo che sta al di là della nostra attuale capacità di comprensione;

12) L’uomo ignora la natura del suo stesso essere e dei suoi poteri. Persino l’idea che ha delle proprie limitazioni è fondata sull’esperienza del passato, e ogni nuovo passo avanti nel progresso ingrandisce il suo impero. Non v’è quindi ragione di assegnare limiti teorici a ciò che egli può essre o a ciò che può fare;

13) Ogni uomo è più o meno consapevole che la sua individualità comprende parecchi ordini di esistenza, anche quando egli afferma che i suoi princìpi più sottili sono solo sintomatici dei cambiamenti che avvengono nel suo veicolo corporale grossolano. Si può desumere che un ordine identico si estenda in tutta la natura;

14) L’uomo è capace di essere e di usare tutto ciò che percepisce, perché tutto ciò che percepisce è, in un certo senso, una parte del suo essere. Egli può quindi soggiogare l’intero Universo di cui è conscio, sottomettendolo alla sua volontà individuale;

15) Ogni forza dell’Universo può venir trasformata in un’altra specie di gorza, ricorrendo a mezzi adatti. Vi è quindi una scorta inesauribile di ogni particolare specie di forza che può servirci;

16) L’applicazione di ogni data forza influisce su tutti gli ordini dell’essere che esistono nell’oggetto al quale viene applicata, quale che sia l’ordine direttamente influenzato;

17) Un uomo può apprendere l’uso di qualunque forza in modo da realizzare qualunque scopo, servendosi dei teoremi precedentemente esposti;

18) Egli può attirare a sé ogni forza dell’Universo facendo di se stesso un ricettacolo adatto, stabilendo con essa una connessione, e disponendo le condizioni in modo che la natura stessa della forza la costringa a fluire verso di lui;

19) La sensazione che l’uomo ha di se stesso quale forma separata dall’universo e ad esso opposta è un ostacolo allo sfruttamento delle sue correnti: finisce per isolarlo;

20) L’uomo può attirare e adoperare solo le forze per le quali è davvero adatto;

21) Non esistono limiti alla portata delle relazioni tra ogni uomo e l’Universo in essenza. Infatti, non appena l’uomo si identifica con un’idea, cessano di esistere le misure. Ma il suo potere di utillizzare tale forza è limitato dal suo potere mentale e dalla sua capacità, e dalle circostanze del suo ambiente umano;

22) Ogni individuo è essenzialmente autosufficiente. Ma è insoddisfacente per se stesso fino a quando non si è posto nell’esatto rapporto con l’universo;

23) La magia è la scienza che insegna a comprendere se stessi e le proprie condizioni. E’ l’arte di applicare tale comprensione all’azione;

24) Ogni uomo ha il diritto irrinunciabile di essere ciò che è;

25) Ogni uomo deve fare un atto di magia ogni volta che agisce o pensa, poiché un pensiero è un atto interiore, la cui influenza finisce per condizionare l’azione, anche se sul momento ciò non avviene;

26) Ogni uomo ha il diritto, il diritto dell’autoconservazione, di realizzarsi al massimo delle proprie possibilità;

27) Ogni uomo deve fare della magia l’elemento determinante della sua vita. Deve apprenderne le leggi e vivere secondo queste leggi;

28) Ogni uomo ha il diritto di realizzare la sua volontà senza temere che essa interferisca con quella altrui, perché se egli è al posto giusto e fa la cosa giusta, sarà colpa degli altri se interferiranno con lui.

 
ALEISTER CROWLEY

Figura enigmatica e sconcertante, Aleister Crowley è uno di quei moderni ‘adepti’ che hanno riabilitato e riscoperto le antiche dottrine e pratiche magiche portandole a nuova vita nel nostro mondo contemporaneo. Tale opera, tentata da numerosi altri ‘adepti’ in passato, tra cui Cagliostro, Eliphas Lévi, H. P. Blavatsky, è riuscita a Crowley principalmente in virtù del suo uso scientifico e magico della droga e del sesso nonché delle conoscenze che egli derivò dall’analisi cabalistica dei nomi di antiche divinità e che gli permisero di restaurare rituali di vitale importanza.

 

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