LA MALATTIA E’ UN ALLEATA DELLA GUARIGIONE

La storia che sto per raccontare rappresenta un pezzetto della mia vita, più o meno, quello che è per la storia dell’umanità la scoperta della gravità o l’invenzione della lampadina. Cioè una rivoluzione totale, un cambio di paradigma radicale.

Essenzialmente, prima d’intraprendere la mia ricerca personale sulle medicine complementari, e di conseguenza il mio cammino spirituale, avevo una gran paura della morte ma soprattutto delle malattie. Cos’ erano per me le malattie? Erano dei mostri terribili che colpivano a sorpresa, come le maledizioni scagliate dalle zingare, e non si sapeva da dove venivano, che senso avevano e, molte volte, portavano alla morte. Durante il mio percorso di studi in Naturopatia sono giunta alla conclusione che i medici non sono a conoscenza del vero senso della malattia, neppure sanno quale sia la cura migliore. Purtroppo hanno studiato delle teorie, imparate e condivise come imprescindibili, con un miliardo di tabelle, statistiche, numeri ecc. ecc. Ma grazie allo studio delle cure olistiche, mi è capitato di apprendere di un medico molto innovativo, che è riuscito a darmi una risposta sensata, univoca e universale sul perché delle malattie. E questo ha fatto si che il  “miracolo” accadesse in me e mi ricredessi sui medici e sul perché ci si ammala.

Facciamo un passo indietro, mio padre aveva una gran paura di ammalarsi, tanto che era spesso dal medico per ogni minimo sintomo, per darvi un idea di quanti farmaci utilizzasse, immaginate l’armadietto delle medicine più fornito della dispensa di una cucina. Diceva spesso: Bisogna stare attenti alle malattie, bisogna mettere dei soldi da parte, perché se poi uno di noi si ammala, dobbiamo spendere un sacco di denaro in cure. Io sono cresciuta fino a 35 anni con le stesse convinzioni e la stessa paura. Oggi invece penso che sia importante mettere i soldi da parte perché, nel caso di una malattia, possiamo spenderli in viaggi, divertimenti e cibo sano. Vi spiego il perché.

Un giorno d’estate del 2009, mi sottopongo a visita ginecologica per un emorragia, a seguito dell’ecografia, mi viene riscontrata una ciste all’utero che a detta del medico, essendo di dimensioni troppo grandi, non si poteva riassorbire, quindi mi prescrisse subito la rimozione chirurgica. Insomma una notizia che mi fece raggelare il sangue, e mi portò a riflettere tutta la notte su come poter guarire, avevo imparato tante tecniche complementari che potevano aiutarmi, una di queste “le cinque leggi biologiche” del Dr. Hamer, (un medico che ha fatto delle scoperte rivoluzionarie nel campo delle malattie). Il giorno successivo decisi quindi che non mi sarei operata, perché la mia ciste uterina, rispetto a quello che pensano i medici, per me era tutta un’altra storia.

In quel momento mi resi conto di aver avuto un gran coraggio a non voler ricorrere al bisturi, ma questa sicurezza era data anche dall’esperienza maturata nel corso degli anni. Nel 2000 svolgevo già la professione di Naturopata, e stavo studiando la Meta-medicina. Siccome avevo avuto il privilegio di aiutare tante persone a sconfiggere variegati sintomi, inoltre avevo sentito la storia di parecchie persone che si erano curate di ciste ovarica con un regime alimentare alcalinizzante, e un lavoro sulle emozioni. Decisi quindi di sperimentare queste cure alternative sulla mia pelle con tanta fiducia.

Il primo passo verso la recupero della salute fu quello di eliminare dalla mia dieta ogni proteina animale, incrementando frutta e verdura, ogni giorno bevevo 500 ml di succo vivo di carote e mela. Inoltre ho intrapresi un percorso di consapevolezza tramite il mio amico Operatore Olistico, che mi ha portato a rielaborare l’episodio conflittuale vissuto da bambina, che aveva creato il sintomo da grande. La pratica costante della meditazione theta ha fatto il resto, mi ha aperto all’ascolto del mio cuore, che mi ha permesso di compiere nuove scelte, tra cui il trasferimento mio e della mia famiglia al mare, che ha migliorato la qualità della mia vita.

Ho imparato a credere in me stessa e nel mio immenso potere di auto guarigione anche per merito di un corso introduttivo di Nuova Medicina Germanica. Lo tenne un amico operatore Olistico Paolo Bascherini. Ci raccontò che è stata fondata per un incredibile susseguirsi di eventi, in parte tragici, dal medico tedesco padre del ragazzo ucciso dalla fucilata del principe di Savoia nel 1978. Scoperta proprio a seguito di un tumore al testicolo successivo alla perdita di questo figlio. Il medico in questione ha semplicemente osservato la correlazione shock emozionale= malattia. Ha capito subito che il suo cancro del testicolo doveva essere correlato alla morte del suo figliolo. E che tessuto, localizzazione e decorso della malattia dovevano avere un motivo più che razionale e soggetto a leggi biologiche ferree, che si rivelarono essere 5 e riscontrabili in tutte le malattie, dal cancro all’ictus, dal raffreddore alla leucemia, all’infarto. Intervistò così i malati della clinica oncologica che dirigeva e scoprì una cosa incredibile: tutte le malattie coincidevano al 100% con relativi choc biologici, conflittuali, acuti, vissuti in solitudine. Che chiamò Sindrome di Dirk Hamer (DHS) dal nome del figlio. Non solo. Si accorse pure che, incredibilmente, le malattie, avendo un senso, non potevano causare di per sé la morte. Ma che la quasi totalità dei morti — se si escludono pochissime patologie acute come l’infarto e il coma diabetico — è dovuta esclusivamente alle cure che vengono somministrate.

Dal giorno in cui la ciste sparì, e che ho vissuto l’esperienza diretta di come il corpo da solo possa portare alla regressione spontanea del sintomo, mi sono svegliata per sempre dall’incubo di potermi ammalare e morire. Ma da allora ho cambiato completamente la mia vita, sotto tutti i punti di vista.

Adesso so per certo che le malattie non sono effetto del Karma che colpiscono a tradimento, né maledizioni medievali. Sono al contrario fenomeni profondamente sensati e complessi, oserei dire benedetti. Ovvero frutto di miliardi di anni di evoluzione, di cui madre natura (una volta per tutte, benigna) ci ha dotato non per indebolirci, ma per farci evolvere, sono programmi speciali, biologici e sensati dell’organismo, che servono per rafforzarci e preservarci. Processi infinitamente perfetti e razionali, che servono a vivere, non a morire, sacri per me.

Ho inoltre verificato su centinaia di casi la correlazione psiche-cervello-organo, la non esistenza di miti negativi come i prodotti cancerogeni, le metastasi, e la possibilità di guarire anche dalla più tremenda malattia soltanto ritrovando la gioia di vivere, una sana alimentazione e la risoluzione del conflitto primario. Non mi è mai capitato in questi anni di trovare un solo caso che violasse le 5 leggi biologiche a fondamento di questa immane scoperta e per questo sono immensamente grata al Dott. Hamer e alla Dott.ssa Claudia Rainville che mi hanno aperto questo mondo.

Purtroppo questo tipo di linguaggio non è ancora alla portata di tutti. Per il momento bisogna parlarne con molta umiltà e disinteresse, perché la paura ha ancora in mano tante persone.

Ma stanno aumentando di giorno in giorno gruppi di individui che vogliono prendere su di sé la responsabilità della propria vita, del proprio percorso, che sanno ascoltare i loro sentimenti, il proprio corpo e sono consapevoli dei propri processi biologici.

Per fortuna, il risveglio della coscienza, la condivisione delle informazioni e l’evoluzione dell’intelligenza corrono veloci e si diffondono oltre ogni ostacolo.

Lorella de Luca

 

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